La romana Arebrigium

La romana “Arebrigium” della Valdigne

Adagiato ai piedi del Monte Bianco, sul versante orientale dell’Alta Valle d’Aosta, Pré-Saint-Didier occupa un’invidiabile posizione al centro della Valdigne. Dal borgo, infatti, si diramano, assumendo la forma di una V, le due strade principali del territorio: una diretta al Colle del Piccolo San Bernardo, l’altra verso Courmayeur. Il toponimo, di matrice ecclesiastica, ha le sue radici nel nome latino Desiderius che, attraverso successive alterazioni e contrazioni, é approdato all’attuale forma di Didier.

L’etimologia del toponimo é stata ampiamente studiata dall’abate Henry che, nella sua ‘Histoire de la vallèe d’Aoste’, sostíene come la tradizione locale, da sempre, abbia voluto vedere in Saint Didier ‘un prete fuggito da Lione’ durante la grande persecuzione del 202. Questo sacerdote, tramanda la Leggenda riportata da Henry, aveva l’abitudine di recarsi a pregare sul pianoro roccioso sovrastante il borgo, ai piedi di una foresta: da quel momento la localitá assunse l’attuale denominazione, in onore ‘del prato del santo’. Attraverso l’analisi di documenti storici e cartografici gli studiosi sono risaliti alle antiche forme e ai mutamenti apportati nel corso degli anni al nome geografico di Pré-Saint-Didier. Nell’ambito di queste ricerche, senza dubbio, l’interesse maggiore é suscitato dalla tavola Peutingeriana, copia medioevale di una carta geografica del III-IV secolo. Nella tavola l’area del comune corrisponde all’antica Arebrigium dei romani, uno dei numerosi villaggi fortificati che sorgevano sulla strada dell’Alpis Graia. II toponimo subì un’ulteriore modifica in epoca fascista con l’italianizzazione dei nomi dei comuni assumendo la dicitura di San Desiderio Terme. Dal 1946, con un decreto del presidente del Consiglio della Valle d’Aosta, é stato ripristinato l’antico toponimo di Pré-Saint-Didier.

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